Ormai, Netflix è in crisi e a rischio perché perde abbonati come mai prima d’ora. Cosa sta succedendo?
Purtroppo, per rispondere a questa domanda non basta qualche riga. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere un intero articolo a riguardo.
La situazione è piuttosto complessa, così come gli aspetti da tenere in considerazione. Di conseguenza, bisogna procedere con ordine.
Infatti, nei prossimi paragrafi faremo una panoramica di quello che è lo stato attuale. Poi, proseguiremo con il raccontare le ultime indiscrezioni che giungono dai “piani alti” di Netflix.
Insomma, la compagnia sa benissimo quanto sia delicato questo momento, pertanto sono tutti al lavoro per trovare valide soluzioni.
Come sa bene qualsiasi imprenditore, non basta avere l’idea vincente. E’ necessario anche sapere stare al passo con i tempi e avere ben chiaro come soddisfare le esigenze dei propri clienti.
Esigenze che, puntualmente, cambiano con il passare del tempo.
Indice dei contenuti:
- Crisi Netflix: cosa sta succedendo?
- Quanti abbonati perde Netflix ogni trimestre?
- Crisi di Netflix: come intenderebbe risolverla?
- Netflix a rischio per il prossimo anno?
- Considerazioni finali sulla crisi di Netflix che perde abbonati
Crisi Netflix: cosa sta succedendo?
Come già anticipato, la situazione è molto complessa ma può essere riassunta con una sola parola: concorrenza.
Ora Netflix è in crisi ma, agli albori, le cose stavano ben diversamente.
Fondata nel lontano 1997 come negozio di noleggio/vendita cassette VHS e DVD, nel 2014 ha lanciato il suo primo servizio di streaming online.
In effetti, è stata un vero e proprio pioniere in questo settore. Tuttavia, nel corso di questi ultimi anni, anche altre compagnie hanno deciso di offrire servizi di intrattenimento online.
Ecco che, quasi senza rendersene conto, Netflix si è ritrovata “circondata” da validissimi concorrenti in grado di tenerle testa.
Insomma, una vera e propria “guerra” che si combatte a colpi di promozioni, uscite esclusive e migliore qualità audio/video.
Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che poco importa avere un fatturato miliardario se, poi, non sia ha una sorta di “piano B” per fronteggiare le difficoltà.
Quanti abbonati perde Netflix ogni trimestre?
Nel secondo trimestre del 2022 Netflix ha perso quasi 1 milione di abbonamenti. 970 mila, per essere più precisi.
Insomma, cifre davvero importanti. Infatti, tenuto conto del costo di ogni singolo abbonamento, si tratta di una perdita non da poco.
Quindi, non c’è da stupirsi che Netflix sia in crisi e pure a rischio per le prossime stagioni. Non a caso, aggiudicarsi i diritti televisivi delle nuove produzioni richiede ingenti investimenti.
Di conseguenza, nel momento in cui gli utenti disdicono in massa gli abbonamenti, ecco che alla compagnia viene a mancare il capitale con cui aggiudicarsi nuovi film e serie TV da mandare in onda.
Tutto ciò funziona come una vera e propria vendita all’incanto.
Se la compagnia “X” non riesce ad accaparrarsi i diritti di un certo programma, ecco che se li compra la compagnia “Y” che li trasmetterà a discapito della prima.
Detto ciò, nel prossimo paragrafo vederemo come Netflix intende affrontare questa crisi.
Crisi di Netflix: come intenderebbe risolverla?
Una delle prime idee messa sul tavolo è quella di offrire agli utenti la possibilità di sottoscrivere una sorta di abbonamento “light”.
In sostanza, si pagherebbe qualcosa di meno ma bisognerebbe sorbirsi gli spot pubblicitari.
Ovviamente, ai “piani alti” sono consapevoli che ciò non sarà sufficiente per impedire una cancellazione di massa degli abbonamenti.
Infatti, come “asso nella manica”, la compagnia ha pensato bene di aprire un nuovo studio ad Helsinki che si occuperà di sviluppare una nuova produzione di videogiochi, nell’ambito del progetto denominato “Netflix Games”.
Come mai è stata scelta proprio la capitale della Finlandia? Beh, perché, negli ultimi tempi, la stessa è stata la patria di quelli che, attualmente, sono i migliori sviluppatori al mondo.
Netflix Games per rivolvere la crisi: funzionerà?
Ad agosto 2022 possiamo dire che questo progetto non è stato accolto con poi così tanto entusiasmo.
Infatti, solo l’1% degli utenti Netflix ha deciso di utilizzare il servizio di gaming offerto da tale piattaforma.
Ecco perché la compagnia ha deciso di aprire lo studio in Finlandia di cui abbiamo già parlato nel paragrafo precedente.
Dato l’attuale livello di concorrenza, alzare il livello – al fine di lanciare prodotti unici – è da considerarsi solo il primo passo per ritornare a primeggiare nel panorama internazionale dell’intrattenimento online.
Netflix a rischio per il prossimo anno?
No, Netflix non sarà a rischio per il prossimo anno. Certo, la compagnia non se la sta passando molto bene.
Tuttavia, non ha mica intenzione di “chiudere i battenti”, anche in virtù dell’investimento sul progetto Netflix Games.
L’unico “vero rischio” per gli utenti è quello di dover subire un ennesimo rincaro dell’abbonamento (senza pubblicità).
Infatti, ce ne è già stato uno durante l’estate 2022, ufficialmente motivato con il fatto che gli utenti abusavano della possibilità di condividere l’account.
Da 7,99 euro al mese, il costo per lo stesso servizio è passato a 9,99 euro al mese. Per carità, di per sé non è una gran cifra.
Purtroppo, questo è un vero e proprio trend che sta travolgendo quasi tutte le principali compagnie di intrattenimento online.
Non a caso, abbiamo scritto 2 approfondimenti proprio in merito a tale fenomeno che ha già investito sia Amazon Prime Video che Disney Plus.
Considerazioni finali sulla crisi di Netflix che perde abbonati
Eccoci giunti alla conclusione di questo nuovissimo articolo in cui abbiamo discusso dell’attuale crisi di Netflix che perde abbonati come mai successo prima.
Per quanto una compagnia possa essere sulla “cresta dell’onda”, oggigiorno la concorrenza è sempre più spietata, in qualsiasi settore.
Figuriamoci in quello dell’intrattenimento online. Infatti, Netflix è a rischio per via del fatto che molti suoi concorrenti la stanno superando, offrendo prodotti con un migliore rapporto qualità/prezzo.
Di conseguenza, l’amministrazione ha deciso di correre ai ripari offrendo ai suoi utenti la possibilità di sottoscrivere un abbonamento sì più economico, ma con spot pubblicitari che vanno in onda durante gli streaming.
Non solo, in campo c’è anche il progetto “Netflix Games” che si prefigge l’obiettivo di “sfornare” nuovi videogiochi in grado di recuperare e, se possibile, acquisire clientela nuova.
Detto ciò, continueremo a seguire l’intera vicenda e, nel caso ci saranno delle novità a riguardo, provvederemo ad aggiornarvi quanto prima.