La televisione italiana ha sempre avuto una posizione di rilievo nel panorama audiovisivo europeo, ma negli ultimi anni, la crescente domanda di contenuti online e la concorrenza degli streaming hanno reso la lotta per l’audience ancora più feroce.
La crisi economica degli ultimi anni ha limitato gli investimenti pubblicitari, che sono diminuiti del 60% dal 2008 a oggi, causando una riduzione dei canali disponibili sul digitale terrestre e un aumento della concorrenza per i pochi spazi pubblicitari ancora disponibili. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, la televisione italiana continua a essere influente e ad avere un grande impatto sul pubblico italiano.
In questa lotta per l’audience, i canali televisivi tradizionali puntano su format e programmi che attracono il pubblico, come reality show, talk show, soap opera e programmi musicali. La programmazione è spesso basata su format stranieri di successo e l’offerta viene adattata alle esigenze del mercato italiano. Tuttavia, c’è un rischio nell’imitare format e programmi di successo, perché rischiano di diventare obsoleti e di perdere il proprio appeal.
Inoltre, la concorrenza degli streaming online, come Netflix e Amazon Prime Video, è sempre più presente nel mercato italiano e sta cambiando le abitudini di visione dei telespettatori. L’abitudine di seguire programmi televisivi fissi a un orario preciso sta diventando sempre più un’abitudine del passato, sostituita da una fruizione on-demand e personalizzata di contenuti audiovisivi.
Un esempio di questa tendenza è il fenomeno “binge-watching”, ovvero la pratica di vedere più episodi di una serie televisiva di seguito. Questa tendenza suggerisce che i telespettatori non sono interessati solo alla qualità del contenuto ma anche alla disponibilità e alla comodità di fruizione.
Sfortunatamente, i canali televisivi tradizionali italiani si trovano di fronte a molte difficoltà che nel loro complesso ne rendono la produttività incerta. Non ci sono solo le grandi piattaforme streaming americane, ma anche una varietà di produttori indipendenti che producono e promuovono i loro contenuti sul web. Questo complica la situazione per le reti distribuite sulla rete tradizionale, che devono competere con questi nuovi player.
Le reti televisive italiane hanno inoltre scontato una mancanza di innovatività e creatività nelle loro scelte. Negli ultimi anni è stato infatti possibile notare un certo immobilismo nel settore, con scelte di format e programmi particolarmente simili tra loro e la tendenza ad adattarsi più che a creare qualcosa di nuovo. Questo ha creato un limite all’offerta, sebbene estremamente numerosa in termini di canali televisivi disponibili.
In questo contesto, viene inevitabilmente affermato il valore dei contenuti originali creati da produzioni indipendenti che possono distinguersi dalla massa con un’offerta innovativa e di qualità. Questo è un’esigenza crescente del mercato italiano e la tendenza cita un cambiamento di approccio da parte delle reti televisive tradizionali italiane, che per sopravvivere dovranno dare sempre maggior spazio a produttori indipendenti ed offrire ai propri spettatori contenuti che rispondano alle loro esigenze.
In questo contesto, il meccanismo del “crowdfunding” può diventare un’altra fonte di finanziamento per le produzioni indipendenti, Attraendo l’interesse del pubblico esterno e rispondendo alle esigenze di chi ha fame di nuovi contenuti televisivi di alta qualità.
Un esempio di produzione indipendente che ha sfruttato il crowdfunding è il programma “Gazebo” di Rai 3. Esso ha utilizzato la piattaforma produzioni dal basso (“Produzioni dal basso”) per finanziare il programma e ha ottenuto un grande successo tra il pubblico che ha risposto all’appello della campagna di crowdfunding.
Inoltre, i social network stanno diventando sempre più importanti per promuovere i programmi televisivi e coinvolgere il pubblico. Una forte presenza sui social network è fondamentale per poter creare un legame con il pubblico e mantenere una forte e duratura presenza nell’immaginario collettivo.
Un buon esempio di questo è il programma “Amici di Maria De Filippi”, che ha creato un’interazione costante con il pubblico attraverso la sua presenza sui social media, ottenendo un grande seguito grazie ai social network.
In conclusione, la lotta per l’audience nella televisione italiana è sempre più impegnativa e competitiva che mai. Per affrontare questa sfida, i canali televisivi tradizionali dovranno diventare più innovativi e creativi nella scelta dei format e dei programmi, dando sempre più spazio alle produzioni indipendenti e offrendo ai propri spettatori contenuti di alta qualità che rispondano alle loro esigenze. Inoltre, dovrebbero sfruttare al massimo le potenzialità dei social network e delle piattaforme di crowdfunding per coinvolgere il pubblico e ampliare la loro portata. Con un approccio innovativo e creativo, la televisione italiana può ancora mantenere il suo ruolo di rilievo nel panorama audiovisivo europeo.