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Sunday, December 28, 2025

Boris – Una divertente parodia del mondo della televisione italiana

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Boris – Una divertente parodia del mondo della televisione italiana

Boris, la famosa serie televisiva italiana ideata da Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, è diventata un vero e proprio cult nel panorama televisivo italiano. Andata in onda per tre stagioni dal 2007 al 2010, Boris ha saputo conquistare il pubblico grazie al suo umorismo irriverente e alla sua capacità di parodiare, senza sconti, il mondo della televisione italiana.

La trama di Boris ruota intorno alle vicende di una troupe televisiva che lavora in una fiction, intitolata “Gli occhi del cuore 2”. La serie è ambientata negli studi di produzione televisiva di Cinecittà e racconta in chiave satirica e dissacrante le dinamiche e gli intrighi che si celano dietro le quinte di un set televisivo.

I personaggi principali della serie sono il regista René Ferretti, l’assistente regista Duccio, il direttore della fotografia Biascica, l’attrice lombarda Corinna, il capo elettricista Sergio e il capo macchinista Alessandro. Ognuno di loro è descritto con una precisa caratterizzazione che ne amplifica i difetti e le idiosincrasie.

René Ferretti, interpretato con grande maestria da Francesco Pannofino, è il personaggio che assume il ruolo del regista scorbutico e sempre insoddisfatto. Determinato a lasciare il segno nel mondo del cinema, René si scontra continuamente con gli ostacoli che gli si presentano, tra problemi tecnici, attori poco preparati e produzioni con budget limitati.

Duccio, interpretato da Alessandro Tiberi, è l’assistente regista inetto e goffo, sempre vittima dei capricci e delle richieste stravaganti di René. Il suo personaggio rappresenta in maniera esemplare la figura dell’apprendista che cerca di farsi notare, ma che viene costantemente frustrato dal suo capo e dai suoi compagni di lavoro.

Biascica, nella brillante interpretazione di Ninni Bruschetta, è il direttore della fotografia che vediamo lottare contro tutte le difficoltà tecnico-pratiche che si presentano durante le riprese, cercando di ottenere il massimo risultato con budget sempre più risicati. Biascica rappresenta il carattere umile, ma fiero, del lavoratore che cerca di rimanere fedele alla sua professione, nonostante le difficoltà e le ingiustizie del settore.

Ma è Corinna, interpretata da Carolina Crescentini, l’attrice che detiene uno degli aspetti comici più riusciti della serie. La sua Corinna è una ragazza lombarda svampita, dalla infinita vanità e dall’ambizione smodata, che però non riesce a ottenere ruoli di rilievo, interpretando spesso personaggi di poco spessore. La sua continua insoddisfazione e la sua ossessione per la chirurgia estetica, insieme alla sua visione distorta della propria professione, la rendono un personaggio indimenticabile.

Uno dei punti forti di Boris è la capacità di sviscerare e mettere in ridicolo il dietro le quinte della produzione televisiva italiana. La serie è un vero e proprio manifesto contro le logiche del sistema televisivo, fatto di compromessi, corruzione e vanità.

Le critiche lanciate da Boris spaziano dall’eccessiva concentrazione sulla pubblicità, al rapporto ambiguo tra regista e produttore, fino alla poca coerenza dei palinsesti televisivi e alle pratiche poco etiche che spesso si celano dietro una produzione televisiva di successo.

Grazie a una scrittura intelligente e a un cast di attori straordinari, Boris è riuscita a creare una serie tv che ha saputo diventare un punto di riferimento per il pubblico che, stanco delle solite telenovelas e delle fiction patinate, cercava qualcosa di diverso e di tagliente.

Le immagini che circolano su internet della serie, tra cui ad esempio una foto dell’inconfondibile regista René Ferretti con un’espressione di disgusto sul volto o una scena divertente con il personaggio di Corinna che indossa un costume grottesco, sono diventate dei cult all’interno del vasto catalogo di meme che animano la rete.

In conclusione, Boris è stata una serie televisiva che ha saputo coniugare alla perfezione l’umorismo e la critica sociale, riuscendo ad intrattenere il pubblico con un messaggio intelligente e tagliente. La sua parodia del mondo della televisione italiana, unita a una grande dose di ironia e sarcasmo, ha permesso alla serie di entrare di diritto nella storia della televisione italiana.

Le vicende della troupe di “Gli occhi del cuore 2” sono un esempio di come il mondo dello spettacolo possa essere esilarante e al contempo privo di scrupoli. Boris è un viaggio divertente nel dietro le quinte della produzione televisiva italiana, irriverente e tagliente come mai prima d’ora.

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